Via del Sale - Ventimiglia

Triora, Pigna, Castelvittorio, Isolabona, Dolceacqua, Camporosso, Ventimiglia

Difficoltà: Impegnativo
Lunghezza: 98.5 km.
Durata: Non impostato
Dislivello: 2500 m
Hashtag: #viadelsalexxmiglia
Immagini Social: Social Wall
Inizio: Si parte dallo chalet “le Marmotte” a 1800 m
Fine: ai giardini pubblici nei pressi della foce del fiume Roya,
Descrizione
Si parte dallo chalet “le Marmotte” a 1800 m di altitudine e si comincia a salire sulla strada sterrata verso i fortini in direzione Est seguendo praticamente per un chilometro e mezzo il confine Italo – Francese e si sale fino ai 2000 metri di “Baita 2000” per proseguire in salita e poi con sali scendi fino al colle delle Perla.
Teniamo la sinistra al bivio e arriviamo in discesa al tornante del col della Boaria, dove potremo godere di un panorama mozzafiato.
Proseguiamo il tour sulla strada principale fino ad arrivare al colle Dei Signori, dove è consigliabile scendere fino al vicino rifugio “Don Barbera” per riposarsi un po’ e, per le E-Bike ricaricare un po’ le batterie per affrontare il resto del percorso.
Ripartiti dal rifugio, saliamo e riprendiamo la strada a sinistra che dapprima in salita e poi in discesa ci porterà al bosco delle Navette e proseguendo verso la località sciistica di Monesi.
Prima di scendere a Monesi, troviamo una strada che a destra sale con una decina di tornanti al passo del Tanarello e incrocia la deviazione che porta ai piedi della famosa statua del Redentore.
Il passo del Tanarello rappresenta lo spartiacque tra il versante italiano e quello francese e proseguendo il giro scendiamo per qualche chilometro in territorio francese fino ad arrivare al passo di colle Ardente.
Proseguiamo sulla destra e saliamo con una pendenza non molto impegnativa e aggiriamo il bosco di Sanson fino ad arrivare ad incrociare la strada che arriva dal passo della Guardia da dove cominciamo a vedere panorami bellissimi sulle vallate sottostanti.
Proseguiamo sulla strada principale e saliamo verso il bivio per cima Marta sui 2000 metri e più avanti iniziamo la discesa, passando sotto il rifugio Gray da dove la vista si concentra sull’invaso della diga di Tenarda e si inizia ad intravvedere il mare.
La strada di qui continua a scendere con ampi tornanti ed un fondo abbastanza dissestato, fino ad arrivare alle case di Melosa dove troviamo un ristorante ed un rifugio.
Scendiamo adesso sulla strada che diventa ormai asfaltata fino al bivio di Langan che fa da spartiacque tra la valle Argentina e la valle Nervia.
Di qui proseguiamo verso Pigna, Isolabona e Dolceacqua; giunti nel paese di Dolceacqua, giriamo a sinistra sul ponte che porta verso il centro storico sotto le resta del Castello dei Doria.
Passato il ponte giriamo a destra e dopo aver costeggiato il campo da calcio, prendiamo sulla destra la pista ciclopedonale che con dei saliscendi ci porterà al paese di Camporosso,
proseguiamo dunque sulla ciclabile fino al mare, dopo aver attraversato L'Aurelia e essere passati sotto la ferrovia.
A questo punto giriamo a destra e continuiamo sulla ciclabile in riva al mare fino a che finendo non ci rimane che proseguire sulla strada normale fino ai giardini pubblici nei pressi della foce del fiume Roya, punto del nostro arrivo.
Note Aggiuntive
Tempo di percorrenza dipendente dalla preparazione atletica
Livello molto impegnativo